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Alle porte di Milano, presso Il Bosco della Luna l’agricoltura segue i suoi ritmi ancestrali: qui, tra filari di verdure coltivate con pazienza e rispetto, nasce ogni giorno un dialogo tra terra e uomo che si fa sapore, colore, nutrimento. Ed è proprio da questo dialogo che prende vita un legame prezioso con un altro luogo di ricerca e creatività: il ristorante Vel Milano in via Bergamini 11 guidato dallo chef Valerio Dalla Mano.
Il Bosco della Luna non è un’azienda agricola come tutte le altre. Le coltivazioni, rigorosamente naturali e stagionali, vengono curate senza l’uso di sostanze chimiche, seguendo i principi dell’agroecologia e della biodiversità. Le mani che lavorano questa terra non sono semplicemente alla ricerca del massimo rendimento, ma di un equilibrio: tra qualità e rispetto, tra gusto e sostenibilità. Ogni ortaggio coltivato è il risultato di un lavoro meticoloso, fatto di osservazione, pazienza e cura. Qui non si forza la natura, la si accompagna. Il risultato? Verdure dal sapore autentico, capaci di raccontare, una ad una, la storia del suolo in cui sono cresciute.
Vel Milano: gli ortaggi sono i protagonisti
È proprio per questo che il ristorante Vel ha scelto il Bosco della Luna come suo fornitore privilegiato. Situato nel cuore di Milano, Vel non è semplicemente un ristorante: è un luogo in cui l’alta cucina incontra la sostenibilità, la tecnica si fonde con l’etica, il gusto abbraccia la consapevolezza. Alla guida di questa visione c’è Valerio Dalla Mano, chef dalla sensibilità profonda che ha lavorato in diversi ristoranti stellati, capace di trasformare ogni piatto in un’esperienza, ogni ingrediente in un racconto.
Per lo chef Valerio, gli ortaggi non sono “contorni”, ma protagonisti. Grazie alle verdure del Bosco della Luna, ha potuto costruire un menu stagionale, seguendo l’evolversi della natura. Ogni piatto nasce da una relazione diretta tra chi coltiva e chi cucina, tra chi osserva la terra e chi ascolta i suoi frutti.
Questo legame profondo tra il Bosco della Luna e Vel Milano è un esempio concreto di filiera corta, di collaborazione virtuosa tra produttori e ristoratori, ma è anche una dichiarazione d’intenti. In un’epoca in cui spesso la cucina cerca stupore più che sostanza, il lavoro congiunto di Valerio Dalla Mano e degli agricoltori del Bosco della Luna ci ricorda che il vero lusso oggi è il rispetto: per la terra, per i cicli naturali, per il cibo che ogni giorno portiamo in tavola.
Entrare da Vel è quindi molto più che mangiare: è fare un viaggio nelle campagne lombarde, nei semi seminati a mano, nelle albe umide di rugiada in cui gli ortaggi vengono raccolti. È sentire, nel piatto, la fatica e la passione, il profumo della terra ancora fresca. E sapere che, dietro ogni foglia di insalata, ogni carota screziata o pomodoro imperfetto, c’è una storia vera, fatta di mani sporche di terra e di menti visionarie.
Un ristorante e un orto. Due mondi che sembrano distanti e invece oggi, grazie al lavoro di persone come Valerio e i coltivatori del Bosco della Luna, si incontrano e si completano. Perché il futuro della cucina è già cominciato, e profuma di terra, di stagionalità, di scelte coraggiose.
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